STRATO SPINOSO
| a cura del centro Ricerca e Studi MSC
Lo strato spinoso si distingue per la presenza di numerose placche desmosomiali di connessione intercellulare.
E’ costituito da diverse filiere di cellule di forma poliedrica, più voluminose di quelle dello strato basale, che, quanto più ci si avvicina alla superficie, tanto più diventano appiattite.
Il citoplasma di queste cellule. debolmente basofilo negli strati profondi, diviene gradatamente acidofilo e contiene complessi melanosomici e fasci di tonofibrille compatte e numerose che, al microscopio elettronico, appaiono costituite da tonofilamenti di circa 9 nm di diametro [citocheratine di tipo K1 (strato soprabasale della cute), K2 (strato granuloso) e K10 (epidermide soprabasale)].
Il loro nucleo ha forma rotondeggiante e cromatina meno densa, con uno o due nucleoli ben evidenti.
Nelle cellule più superficiali dello strato spinoso si evidenziano al microscopio elettronico organuli rotondeggianti delimitati da una membrana e con una struttura interna multilamellare.
Questi organuli, detti cheratinosomi o corpi lamellari, oppure corpi di Odland, che originano dall’apparato del Golgi e si dispongono alla periferia della cellula, contengono i precursori dei lipidi di barriera epidermici sotto forma di strutture multilamellari appiattite, nonchè glicoproteine, complessi polisaccaridici ed enzimi idrolitici.
Le acilglucosilceramidi, precursori dei ceramidi presenti all’interno dei cheratinosomi, agiscono come “bulloni molecolari” saldando, al loro interno, i doppi strati lipidici adiacenti che possono pertanto impilarsi costituendo le strutture multilamellari.
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