INVECCHIAMENTO ORMONE-DIPENDENTE

| a cura del centro ricerca e studi MYSKCO

Nel periodo della pre-menopausa e della menopausa la pelle subisce delle modificazioni legate alle variazioni della produzione ormonale.
Gli estrogeni, infatti, a livello cutaneo possiedono recettori specifici che condizionano la qualità e il mantenimento della pelle, stimolano il rinnovamento epidermico e l’attività della sintesi dei fibroblasti (collagene, elastina e proteoglicani).


Agiscono sull’idratazione, sulla tonicità e sullo spessore della pelle.
La carenza di estrogeni causa la perdita di collagene dermico, la diminuzione dell’elasticità cutanea per alterazione e frammentazione delle fibre elastiche, la diminuzione dell’idratazione, per la rarefazione dei proteoglicani e delle glicoproteine di struttura, disordini pigmentari per l’inibizione della sintesi melanocitaria e la diminuzione dello spessore e dell’attività mitotica dell’epidermide con un appiattimento della giunzione dermo-epidermica. I cheratinociti carenti in estradiolo perdono la loro forma, la loro mobilità, la loro coesione e la loro capacità di dividersi con conseguente rallentamento del turnover.
Le linee cutanee tendono ad approfondirsi e a diventare sempre più marcate fino a dare origine a veri e propri solchi: le rughe.

Isoflavoni con attività ormonosimili
Che la pelle sia “permeabile” agli ormoni è cosa ormai testata. Ne dà prova il fatto che in tutte le terapie sostitutive in età menopausale vengono utilizzati dei cerotti transdermici per supplire al calo di estrogeni. In cosmetica gli ormoni non possono essere utilizzati; esistono però delle sostanze con attività ormonosimili (i fitoestrogeni) in grado di mimare gli effetti degli estrogeni veri e propri.
I fitoestrogeni, come per esempio gli isoflavoni della soia, sono in grado, infatti, di competere con i recettori ormonali: ER-α e ER-β.
La genisteina e la daidzeina sono tra le più conosciute sostanze con attività ormono-simile e sono caratterizzate da una struttura che in qualche modo può ricordare quella di un estrogeno. Quindi, in conclusione:
L’invecchiamento può avvenire in tempi più o meno veloci, in età diverse da soggetto a soggetto ma sicuramente non avviene “dalla sera alla mattina”. E’ un processo che avviene per gradi e potrebbe essere schematizzato in quattro (4) fasi che vanno dall’incapacità di trattenere l’acqua, alla riduzione del metabolismo cellulare, alla degenerazione delle fibre collagene ed elastiche del derma, per terminare con l’incapacità della cute di rinnovarsi.
1° fase: DISIDRATAZIONE - Rimedi: ACIDO IALURONICO nei tre pesi molecolari
2° fase: RIDUZIONE DEL METABOLISMO CELLULARE - Rimedi: Stimolare la generazione della MEC con il SILICIO ORGANICO
3° fase: DEGENERAZIONE DELLE PROTEINE STRUTTURALI COLLAGENASI ED ELASTOSI - Rimedi: Attivi che stimolano la produzione di Procollagene 1 ed attivi ad azione ormono-simile come i FITOPROTEOGLICANI
4° fase: RIDUZIONE DEL RINNOVO CELLULARE - Rimedi: Attivi Fito-ormonali che stimolano il tourn-over cellulare.

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