IL DIFFERENZIAMENTO EPIDERMICO

| a cura del Reparto Testi Specifici & Pertinenti

L’epidermide  è  un  epitelio  pluristratificato  che  si  trova  saldamente ancorato  al  derma,  attraverso  la  membrana  basale. 

 

Il  tessuto  epidermico  è costituito  per  lo  più  da  cellule  epiteliali  di  origine  ectodermica,  i cheratinociti, disposte in strati sovrapposti, in cui si trovano sparse cellule di diversa  origine  embrionale  (melanociti,  cellule  di  Langerhans,  cellule  di Merkel)  migrate  nell’epidermide  durante  le  prime  fasi  dello  sviluppo  e  in periodi  successivi  alla  nascita.  

L’epidermide  è  costituita  da  quattro  strati cellulari, che rappresentano i quattro principali stadi differenziativi del cheratinocita: lo strato basale, posto sopra la membrana basale, lo strato spinoso, lo strato granuloso e, in superficie, lo strato corneo. 

Lo strato basale rappresenta il compartimento proliferativo del tessuto ed è costituito da un monostrato di cheratinociti cuboidali fissati alla membrana basale attraverso emidesmosomi  e  giunzioni  aderenti. 

I  cheratinociti  basali,  caratterizzati da un’intensa attività mitotica, presentano un grosso nucleo ovale che occupa la maggior  parte  della  cellula  e  un  citoplasma  in  cui  sono  dispersi tonofilamenti,  melanosomi  e  numerosi  ribosomi  liberi,  caratteristici  di un’intensa  attività  metabolica.  

Tra  i  cheratinociti  dello  strato  basale  si distinguono  le  cellule  staminali,  che mantengono  un’elevata  capacità proliferativa lungo tutta la vita adulta, e le cellule che dopo un certo numero di divisioni vanno incontro a differenziamento epidermico terminale.
  
Lo  strato  spinoso  è  costituito  da  diversi  strati  cellulari  che possono variare da 5 a 10 a seconda delle regioni corporee e rappresenta il settore  maturativo  dell’epidermide.  

I  cheratinociti appaiono di forma poliedrica e connessi fra loro da numerose interdigitazioni desmosomiali  della  membrana  plasmatica  che  conferiscono  alle  cellule  il loro  tipico  aspetto  spinoso.  

Lo  strato  granuloso  costituisce  il  settore differenziativo  pre-terminale,  caratterizzato  morfologicamente  dalla presenza di grossi granuli irregolari detti di cheratoialina, dai corpi lamellari e granuli di Odland e da alterazioni involutive a carico dei nuclei. 

Questo strato, di spessore variabile, segna la transizione tra la porzione più interna dell’epidermide,  costituita  da  cellule  vive  metabolicamente  attive,  e  quella più  esterna,  costituita  da  cellule  morte.  

Nella  porzione  superiore  di  questo strato inizia la formazione dell’involucro corneo cellulare, che rappresenta il marcatore  tipico  del  cheratinocita  maturo.
  
Lo  strato  corneo  rappresenta  il compartimento  differenziativo  terminale  dell’epidermide ed è costituito da 15-20 strati di cheratinociti terminalmente differenziati chiamati corneociti o squame cornee. 

I corneociti si presentano come cellule morte anucleate, strettamente cementate le une alle altre da una matrice extracellulare lipidica, con scarsi residui di organelli citoplasmatici, e un involucro cellulare notevolmente ispessito. 

Gli spazi intercorneocitari, che  costituiscono  il  10%  dello  strato  corneo,  sono riempiti da lipidi esocitati dai cheratinociti.


Il processo di cheratinizzazione descritto  si  svolge  in  maniera  continua  con  una  durata  media  di  circa  un mese (in condizioni non patologiche), e assicura il ricambio dei cheratinociti persi  con  la  desquamazione.  


I  cambiamenti  morfologici descritti  sono  determinati  da  modificazioni  biochimiche  che  riflettono  un programma  di  attivazione  e  inibizione  sequenziale  e/o  sincronizzata  di prodotti genici specifici (come da figura).  






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